Negli ultimi 10 anni, come molti di voi sapranno, ho lavorato nella grande distribuzione, in uno di quei mega-iper-super-stra-negozi di bricolage in cui non esistono le feste comandate ne’ le domeniche (ne’ il rispetto verso chi ci lavora, ne’ i clienti educati, ne’ qualcuno che protegga il personale, ne’ la parola GRAZIE… ma questa, come si dice nei film, è un’altra storia).
Quest’anno, grazie alla mia uscita “volontaria” dall’organigramma de “Il paradiso-di-quello-che-non-ha-un-cazzo-da-fare-e-va-a-farlo-al-centro-commerciale”, sono riuscito a realizzare uno dei miei desideri, andare a Lucca per il Lucca comics & games 2013.
Il primo di novembre, per la prima volta in dieci anni, è stato un giorno di festa anche per me.
Allora, c’era un grandissimo casino, è vero. C’erano decine di migliaia di persone in strada, negli stands, nei vari siti dedicati a giochi, cosplaying e rivisitazioni storiche, è vero. Sabato è piovuto un bel po’, è vero. I treni traboccavano di esseri umani stanchi, sudaticci e non proprio profumatissimi, è vero.
Ma l’aria che si respirava… avete presente quando uno ti taglia la strada in curva, tu gli suoni il clacson sfanalando e bestemmiando, lui si ferma al semaforo, scende, ti tira fuori a forza e ti rovina di mazzate? Beh, era leggerissimamente diverso! E penso che molto del merito per aver creato questa bellissima atmosfera vada a loro, i cosplayers…
E centinaia di altri ce ne sarebbero stati…
Ammetto di essere invidiosissimo di questa gente, per tutti e tre i giorni ho pensato a chi mi piacerebbe emulare, di chi vorrei essere il clone, e mi sono venuti in mente un paio di nomi niente male.
Lui, per esempio.
O magari proprio lui.
Lo so, ci vuole una bella dose di dedizione, molto tempo a disposizione (niente battute, grazie) e un bel po’ di sbattimento! Tutte doti che, quando le hanno distribuite, io ero andato farmi una birretta con gli amici! Chi lo sa, magari l’anno prossimo mi metto in coda e ci riprovo…
Comunque, camminare per Lucca e farsi largo tra la folla è stato molto stancante, entrare in un bar e sedersi a prendere un caffè era praticamente impossibile, perciò ho optato per un luogo più consono al mio rango. E mi sono fatto un pisolino…
Ripresomi dallo shock e perdonata la fedifraga consorte, ho ricominciato a camminare tra la folla, scontrandomi con personaggi più o meno pittoreschi, ammirando cosplayers eccezionali, sempre pronti a mettersi in posa per uno scatto, e compatendo quei poveracci che non venivano mai fotografati dai passanti (indice, questo, di travestimento scadente o non apprezzato, causa prinicipale del suicidio di un cosplayer).
Arrivato allo stremo delle forze ho cominciato ad avere allucinazioni travestite da visioni mistiche
Allora ho capito che era ora di tornarmene nell’accoglientissimo monolocale affittato per l’occasione, farmi una doccia, mettermi a letto e abbioccarmi dopo aver letto due pagine del mio nuovo libro.
Ma il sonno è sparito, come per magia. Merito o colpa di Zerocalcare, che finalmente mi sono deciso a comprare. Sempre troppo tardi, lo so, ma sto recuperando il tempo perso, sono già al secondo libro.
Domenica pomeriggio, sceso dal treno sono stato preso dalla solita sensazione che mi attanaglia quando torno da un bel viaggio, quella in cui penso che Bologna sia sempre più brutta. Ma è solo perchè sono stato bene da qualche altra parte. Poi il pensiero svanisce. E rimangono i bei ricordi e le immagini che saranno le pagine del libro di quest’ultima vacanza.
E questa è la copertina.
Giò
Grande resoconto e grande infornata di foto cosplayeristiche… prossimo anno mi voglio vestire anche me da cosplayer… stavo pensando a Rorschach. Che ne dici?
Che mi hai letto nel pensiero, magari io potrei fare il comico!
E tu Gio’ ce l’hai il piedistallo?
Il mio piedistallo è questo blog…
che belle giornate a Lucca!
…ecco il Giorgino del banco di scuola.
così ti voglio, bravo!
Era ora che anche tu entrassi nel mio magico (e stupido) mondo! Elsorgio’s back